Rutelli lascia il Partito Democratico.
Ha ragione Reichlin a dire che nessuno deve lasciare il partito. Ma, come aggiunge lui stesso: " La legge è uguale per tutti". E se Rutelli o Binetti preferiscono il gioco individuale, ovviamente è meglio che vadano.
Arrivederci, dunque.
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sabato 31 ottobre 2009
Lo Stato di diritto non esiste.
Io sulla vicenda Cucchi non so proprio che dire. Si rischierebbe solo di essere banali.
Sono aberrata.
Sono aberrata.
mercoledì 28 ottobre 2009
ABBIAMO ISTITUITO UN NUMERO VERDE: RISPONDO IO PERSONALMENTE!
Ieri sera sono stata felice.
Guzzanti a Catania è stato come l' amore che passa, ti travolge e ti cambia per sempre.
Senza alcun dubbio, Corrado è il miglior comico italiano. Il migliore. E non è solo il migliore. E' un genio che entrerà nella storia dello spettacolo. Senza alcuna esagerazione: perché quanno ce vò, ce vò!
Grazie Guzzanti, grazie!
Cliccare sul titolo!
Guzzanti a Catania è stato come l' amore che passa, ti travolge e ti cambia per sempre.
Senza alcun dubbio, Corrado è il miglior comico italiano. Il migliore. E non è solo il migliore. E' un genio che entrerà nella storia dello spettacolo. Senza alcuna esagerazione: perché quanno ce vò, ce vò!
Grazie Guzzanti, grazie!
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martedì 27 ottobre 2009
File d' anime lungo la cornice.
Il Nord Est è un' esperienza che mi mancava.
E non credo comunque di potere parlare ancora di esperienza. Il mio è stato solo un viaggio.
Un viaggio verso la malinconia e verso una forma di frontiera che, come qualcuno mi ha detto, forse non esiste.
Ma cos'è, poi, una frontiera?
E' una definizione storica? Si, lo è.
E' una definizione superata? Forse si. Forse no.
Se ripenso ai versi di Mario Luzi, leggo bene queste parole: " Poco dopo si è qui come sai bene,/ file d' anime lungo la cornice: CHI PRONTO AL BALZO, CHI QUASI IN CATENE" e mi chiedo se sia plausibile pensare che per un triestino la frontiera si possa trasformare in uno spazio interiore sempre valido, una condizione d' esistenza. Non priva di conflitti.
Non ho ben capito, ma c' era qualcosa che mi sembrava tenere Trieste in catene.E non credo comunque di potere parlare ancora di esperienza. Il mio è stato solo un viaggio.
Un viaggio verso la malinconia e verso una forma di frontiera che, come qualcuno mi ha detto, forse non esiste.
Ma cos'è, poi, una frontiera?
E' una definizione storica? Si, lo è.
E' una definizione superata? Forse si. Forse no.
Se ripenso ai versi di Mario Luzi, leggo bene queste parole: " Poco dopo si è qui come sai bene,/ file d' anime lungo la cornice: CHI PRONTO AL BALZO, CHI QUASI IN CATENE" e mi chiedo se sia plausibile pensare che per un triestino la frontiera si possa trasformare in uno spazio interiore sempre valido, una condizione d' esistenza. Non priva di conflitti.
Come se dietro quella meravigliosa malinconia ci fosse qualcosa di inquietante da liberare. E' per questa ragione che vorrei ancora parlare di " frontiera": perché l' anima è una frontiera. E a Trieste lo è ancor di più.
Mentre si rientra, poi, s' incontra quasi sempre Venezia, con la sua grazia decadente, dai contorni fisici che sono ancora quelli dei quadri di Francesco Guardi che l' ha raccontata dipingendo i suoi contenuti che trascolorano nell' acqua torbida ma dolce e i calli grigi pieni di segreti d' autunno.
Su di lei, concordo con Camus, che nelle parole che seguono, però, si rivolgeva ad Amsterdam:
Ottobre sta finendo.
Su di lei, concordo con Camus, che nelle parole che seguono, però, si rivolgeva ad Amsterdam:
Amo questa gente che formicola sui marciapiedi, costretta in un piccolo spazio di case ed acqua,
assediata da nebbie, da terre fredde e da un mare che fuma come un bucato. Mi piace perché è duplice.
Sta qui e altrove.
assediata da nebbie, da terre fredde e da un mare che fuma come un bucato. Mi piace perché è duplice.
Sta qui e altrove.
Ottobre sta finendo.
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SUL NUOVO PARTITO DEMOCRATICO.
Vince Bersani. Rutelli e Binetti stanno per lasciarci. E io ritorno a scrivere su " Il pianoforte", un blog che non vuole stare sulla notizia perché non gli importa poi tanto di starci.
Su queste Primarie qualcosa vorrei dirla. E mi piace, qui, partire dal siciliano Marino, per poi finire col nostro segretario Pierluigi.
Marino è stato bravo. Forse però, questo meccanismo delle primarie che spinge ad un entusiasmo coatto, molto spesso privo di riflessione, ha convinto certuni a votare Marino, oltreché per il programma, anche e sorattutto per esprimere l' esigenza di ripristinare l' etica del voto d' opinione, che però non è che abbia molto a che fare con le primarie. E' preoccupante ammettere che le primarie possano essere un luogo che permette all'elettore di esplicitare un bisogno, che non è semplicisticamente quello del rinnovamento, ma quello di ridare qualità alla democrazia, attraverso un voto che non sia preordinato. Ma se per adesso quello che ci rimane sono le primarie, che tanto ricordano il presidenzialismo americano,. pazienza. Prima o poi la finiremo. E del voto d'opinione se ne occuperà una nuova legge elettorale, sulla quale si discuterà in Parlamento.
Ma torniamo ai nostri candidati e a queste benedette primarie. Per cui, secondo me, la politica deve ripartire da una sana idea di amministrazione. Amministrazione del partito, del territorio e soprattutto delle IDEE. ( Cose che sul " Pianoforte" sono state scritte più volte) . Le battaglie di Marino sono belle e utili, ma hanno ancora un tono romantico che l' Italia non può concedersi.
Il voto a Bersani era dunque necessario. E adesso non possiamo permetterci di essere scettici. Dobbiamo invece essere pronti a proporci e se neanche stavolta ci ascolteranno, si può sempre decidere di stare da un' altra parte.
Questo partito secondo me può avere da oggi l' ambizione di diventare un luogo d' esperienza.
Prendiamoci questa esperienza. E se non sarà libera, ce ne torneremo da dove siamo partiti.
Auguri a Bersani.
Su queste Primarie qualcosa vorrei dirla. E mi piace, qui, partire dal siciliano Marino, per poi finire col nostro segretario Pierluigi.
Marino è stato bravo. Forse però, questo meccanismo delle primarie che spinge ad un entusiasmo coatto, molto spesso privo di riflessione, ha convinto certuni a votare Marino, oltreché per il programma, anche e sorattutto per esprimere l' esigenza di ripristinare l' etica del voto d' opinione, che però non è che abbia molto a che fare con le primarie. E' preoccupante ammettere che le primarie possano essere un luogo che permette all'elettore di esplicitare un bisogno, che non è semplicisticamente quello del rinnovamento, ma quello di ridare qualità alla democrazia, attraverso un voto che non sia preordinato. Ma se per adesso quello che ci rimane sono le primarie, che tanto ricordano il presidenzialismo americano,. pazienza. Prima o poi la finiremo. E del voto d'opinione se ne occuperà una nuova legge elettorale, sulla quale si discuterà in Parlamento.
Ma torniamo ai nostri candidati e a queste benedette primarie. Per cui, secondo me, la politica deve ripartire da una sana idea di amministrazione. Amministrazione del partito, del territorio e soprattutto delle IDEE. ( Cose che sul " Pianoforte" sono state scritte più volte) . Le battaglie di Marino sono belle e utili, ma hanno ancora un tono romantico che l' Italia non può concedersi.
Il voto a Bersani era dunque necessario. E adesso non possiamo permetterci di essere scettici. Dobbiamo invece essere pronti a proporci e se neanche stavolta ci ascolteranno, si può sempre decidere di stare da un' altra parte.
Questo partito secondo me può avere da oggi l' ambizione di diventare un luogo d' esperienza.
Prendiamoci questa esperienza. E se non sarà libera, ce ne torneremo da dove siamo partiti.
Auguri a Bersani.
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mercoledì 7 ottobre 2009
Hopefully ...
Aggiornare un blog, scrivendo cose che abbiano un minimo di senso, non è cosa facile per me.
Inoltre, in questo periodo, sono molto impegnata per permettermi di fare la creativa.
Certo è che una cosa posso annunciarvela: il Lodo Alfano è stato dichiarato illegittimo! Ciò vuol dire che sessant' anni di Costituzione in Italia hanno ancora un senso per qualcuno.
Ciò nonostante, lui, quello lì (si, si, quello) è ancora al suo posto.
Ciò nonostante, lui, ancora quello, continua ad offendere la Democrazia, ignorando l' autorità del Presidente della Repubblica Italiana.
Ciò nonostante, c'è ancora molto su cui lavorare per far sì che l' Italia possa di fatto dirsi e sentirsi libera.
Notte.
Ps: cliccare sul titolo.
Inoltre, in questo periodo, sono molto impegnata per permettermi di fare la creativa.
Certo è che una cosa posso annunciarvela: il Lodo Alfano è stato dichiarato illegittimo! Ciò vuol dire che sessant' anni di Costituzione in Italia hanno ancora un senso per qualcuno.
Ciò nonostante, lui, quello lì (si, si, quello) è ancora al suo posto.
Ciò nonostante, lui, ancora quello, continua ad offendere la Democrazia, ignorando l' autorità del Presidente della Repubblica Italiana.
Ciò nonostante, c'è ancora molto su cui lavorare per far sì che l' Italia possa di fatto dirsi e sentirsi libera.
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- Eliana
- Laureata in Lettere presso l' Università di Catania e diplomata alla Scuola d'Arte drammatica " U. Spadaro" del Teatro Stabile di Catania.