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martedì 30 giugno 2009

Addio, fiore.

E' morta Pina Bausch, una delle più grandi artiste del nostro tempo.
Una che quando vedi le sue coreografie pensi che tutto il resto è noia. Una che mi ha fatto piangere di gioia. Una da amare per l' eternità.

Grazie per quel qualcosa in più che questa donna lascia nei nostri cuori.

Sono sinceramente commossa.

Ps: se non visualizzate il video, cliccate sul titolo per vederlo.


Theater

giovedì 25 giugno 2009

E anche lui ...

Apprendo da " La Stampa" e da " Parole complicate" ( che sta sempre sulla notizia!) che Michael Jackson è morto.

Poveri noi!

In un post del 16 giugno mi lamentavo di alcune cose.
E avevo ragione.


Biagio Spoto Solo la mera violenza è muta, e per questa ragione soltanto essa non può mai essere grande...(H. Arendt) Dedicata ai fratelli iraniani...

Sergio Spada
Sergio Spada
Condivido!!!
Lucia Maria Daniela Dato
Lucia Maria Daniela Dato
CONDIVIDO ANCHE IO!!!!!!!!!
Agata Genovese
Agata Genovese
dove troveranno una tale dose di crudeltà?(A.Gresh)
Luca Romeo
Luca Romeo
Quindi se stavi in Iran ti saresti iscritto ad un partito che è il corrispettivo di forza italia e avresti protestato contro un governo assimilabile ad uno tutto alleanza nazionale?
Agata Genovese
Agata Genovese
dott.Spoto lascerei a lei la risposta...ma mi sembra che qui si stia cercando semplicemente di ridare un volto all'umano..che ha assunto una maschera animalesca..
Biagio Spoto
Biagio Spoto
Caro Luca, non capisco la tua domanda che mi sembra che nasca da una buona dose di incomprensione degli eventi...Le categorie politiche in ballo in Iran non possono essere per nulla assimilabili alle nostre, mi sembra proprio un'ottica provinciale la tua, senza offesa ovviamente...
Luca Romeo
Luca Romeo
Non mi offendo, solo che mi vien difficile dare il mio appoggio ad una forza politica che al 99% si comporterebbe come l'attuale governo iraniano a parti inverse, se poi aggiungi che il governo è appoggiato dalla popolazione pi... Visualizza altroù povera, mentre i "rivoluzionari" fan parte dell'elite economica e religiosa, permettimi di avere dei dubbi.
Il mio pensiero va ai socialisti e ai comunisti che in Iran vengono esiliati, incarcerati e uccisi e al fatto che nessuna delle due parti attualmente in lotta ha in mente di cambiare tale situazione.
Inoltre mi pare assurda tutta sta caciara sul paese più democratico del medio oriente e il silenzio su ciò che accade in paesi come l'arabia saudita...

Nè verde, nè nero, ma solo rosso!!!
Biagio Spoto
Biagio Spoto
Tutta sta caciara che dici tu, si giustifica da una repressione che sta causando, morti, feriti, torturati, cosa che accade anche in altri paesi dell'area, ma che per loro e nostra sfortuna nessuno è riuscito a documentare con la stessa forza degli studenti e dei giovani iraniani...
Io sto al loro fianco, a sostegno di una generazione che sogna di ... Visualizza altroessere libera e che si sente oppressa da un regime di natura teocratica...So pure che qualora avesse vinto Moussavi la situazione non sarebbe cambiata radicalmente dall'oggi al domani, ma sicuramente quella fiammella di libertà e speranza che i nostri coetanei inseguono avrebbe avuto maggiore alimento...
Riguardo alla differenza tra popolazione povera che appoggia il governo in carica, ed elitè intellettuale a fianco di coloro che protestano, non mi sembra un buon criterio per dare eventuale sostegno a un regime sanguinario...Sarebbe come dire, seguendo la tua chiave di interpretazione "occidentale" che siccome Berlusconi (continua)
Biagio Spoto
Biagio Spoto
prende più voti tra casalinghe, pensionati e ceti a bassa istruzione, allora rappresenta meglio le istanze popolari...
Io sono sempre al fianco di chi crede la libertà e proprio per questo non mi interessa il coloro di chi se ne fa interprete, che sia rosso, giallo, verde o quello che vuoi...
Luca Romeo
Luca Romeo
Infatti io non sostengo il regime attuale (nero), ma nemmeno i finti rivoluzionari (verdi). Sugli scontri e la repressione ho imparato a non fidarmi troppo dei media main stream, ma so bene che il torto non sta mai da una parte sola. Gli studenti? Siamo sicuri che siano tutti da una sola parte? E inoltre se sono tanto "repressi" com'è che riescono ... Visualizza altroa... Visualizza altro comunicare con l'esterno? Io non mi schiero a priori con nessuno, appunto perchè non ho certezza che l'informazione che arriva sia corretta e veritiera, e troppe volte in passato l'occidente ha sponsorizzato rivoluzioni che hanno portato ad un regime peggiore di quello precedente. Io sto col popolo Iraniano, ma se si dovesse scoprire che l'attuale governo non ha effettuato brogli ed ha sul serio l'appoggio del 65% della popolazione, magari scoprendolo nel peggiore dei modi, cioè in seguito ad una guerra, chi chiederà scusa?
La storia insegna, ma qualcuno ha saltato le lezioni...
Biagio Spoto
Biagio Spoto
Spero vivamente che le lezioni a cui ti riferisci non siano l'Ungheria del 56', la primavera di Praga del 68' o Piazza Tienamen nel 1989...
Luca Romeo
Luca Romeo
Veramente parlavo di Iraq, Afghanistan, Pakistan...



... Se non ci fosse Biagio Spoto, bisognerebbe inventarlo!


sabato 20 giugno 2009

Mentre le testate dei maggiori quotidiani nazionali continuano a dar peso alle vicende di Villa Certosa e i radical chic di sinistra s' illudono di stare conducendo una battagliona culturale anti-premier pubblicando su facebook gli articoli di Repubblica sul tema di cui accennato sopra, io, che non sono radical, né chic; io che sono una persona tranquillissima: insomma, IO ho deciso di pubblicare quanto segue:



Contro lo snobismo di massa [«Laboratorio Samizdat», IV, 7 novembre 1989]

[...]

La via della rinuncia ascetica continua a sembrarmi valida soltanto come itinerario individuale, per così dire, al bene. Come ci sono delle persone, che la mattina fanno un certo tipo di ginnastica piuttosto che un altro o che consumano solo certi prodotti dietetici, perché pensano che faccia bene alla salute, così certamente fa molto bene rinunciare alla molteplicità inutile, non passare troppe ore davanti alla Tv oppure non rincorrere tutte le novità librarie o non mettersi in coda con migliaia di persone per vedere sette quadri di impressionisti, cosa che avviene in questo momento un po' dovunque in Europa.

Questo possiamo farlo, ma in questi termini, la cosa non va al di là della pia pratica individuale. Appena uno osasse spostarsi al di là e proporla come linea di gruppo, immediatamente saremmo assaliti da dieci filosofi accademici arruolati dai principali quotidiani, che ci accuserebbero - non sto inventando, sono cose reali che si possono vedere ogni giorno - di essere persone che - attraverso la linea dell'ascetismo, la drammatizzazione della storia, l'ostacolare il godimento dei consumi - vogliono in realtà l'oppressione, la tirannia, il gulag.

Forse non hanno tutti i torti. Non perché chi vuole queste cose desideri il gulag, l'oppressione o la tirannia, ma perché volere quei processi ecologici (che non riguardano soltanto l'industria inquinante, il buco di ozono o la foresta amazzonica, ma la testa della gente) significa - per me certamente - scatenare un certo tipo di conflitti, che possono avere, oltre a quelle positive, anche delle conseguenze estremamente negative, cioè quelle che noi chiamiamo le tirannie o le tragedie storiche.

Non siamo affatto garantiti (come vogliono farci credere i nostri governanti e i loro porta spada o portavoce o portacroce) dalla democrazia. No, non siamo protetti. La democrazia è un complesso di tecniche per l'accertamento delle volontà, per la guida politica di un gruppo, di un popolo, di una nazione, ma non si applica ai valori. Per dirla molto sinteticamente, come diceva un mio amico, il poeta Giacomo Noventa, «l'esistenza di Dio non si vota a maggioranza». Ma neanche si votano a maggioranza infinite altre cose, che hanno a che fare, appunto, con i valori, cioè con le ragioni che - come si diceva una volta - ha l'uomo di vivere e di morire. La democrazia in queste cose non funziona: i più non hanno ragione sui meno. In tutte le questioni veramente essenziali della nostra esistenza appunto: la vita, la morte, la malattia, l'amore - non vale la regola della maggioranza. Ed ecco perché, allora, sono assolutamente persuaso che una lotta per una «ecologia» della cultura, del sapere, ossia per una riduzione del superfluo, qualora fosse portata avanti (cominciando innanzitutto dalla lotta per stabilire cosa è superfluo e cosa non lo è...) porterebbe a tali conseguenze e così dirompenti che l'ipotesi di una possibile susseguente oppressione (tirannia o violenza) va presa in considerazione. Non per approvarla, ma per sapere che ad ogni sforzo verso una verità e una vita superiore o migliore corrisponde la possibilità del suo contrario. Detto altrimenti: chi vuole evitare la tragedia, come condizione della vita umana, può farlo. Ma, a questo punto, apra il televisore e se lo guardi fino al momento della morte.





Franco Fortini, da " Dialogo ininterrotto", 2003.




Era il 1989. Un anno particolare, come tutti sanno. A buon intenditore, dunque, poche parole!

mercoledì 17 giugno 2009

Ecco, appunto.


" Vanna Marchi non era poi così male:
ha solo preso un pò in giro chi lo meritava ..."

Conferme.


Ritrovarsi dopo più di un decennio e scoprire che la sostanza non cambia ...



PS: cliccare sul titolo!






martedì 16 giugno 2009

Libertà? Non so se ne capiamo poi così tanto.

Penso di non avere l' autorità per esprimere un giudizio su quello che sta accadendo in Iran.
Posso solo sentirmi vicina agli studenti iraniani e affermare che la libertà ha forme straordinarie.
E poi mi chiedo molto umilmente che cosa può significare realmente per l' occidente assistere alla rivolta di un popolo che vive in uno degli stati più liberticidi al mondo.
Che giudizio dovrebbe dare di sé stessa l' Italia democratica, con le sue borghesi beghe interne di partito e i suoi scandaletti da copertina?

Che verità ci riprenderemo? E quale parola?

Camorra, morte in diretta di una vittima innocente

Martedì 26 maggio, 19,47. Nel cuore della città, a Montesanto, un passo dai Quartieri Spagnoli. I killer della camorra sfrecciano sulle moto sparando all'impazzata. E' il loro modo di marcare il territorio, di fare capire che lì comandano loro. Incuranti della folla che a quell'ora affolla la stazione Cumana, esplodono una serie di proiettili. La gente, anziani, donne, bimbi, ripara all'interno della Cumana, terrorizzata. Tra i fuggiaschi ci sono anche un uomo e la sua donna. Lui si chiama Petru Birlandeanu, romeno che sbarca il lunario suonando la fisarmonica sui treni. Arranca, un proiettile lo ha colpito, sta morendo. Lo sorregge vanamente la sua compagna. Cade senza forze davanti ad altri che sembrano interessati soltanto a obliterare i biglietti e fuggire da lì. Petru muore e la sua donna si dispera. Sola, solissima, in attesa di qualcuno che soccorra Petru, l'ultima vittima innocente della camorra. Il raid viene ripreso da tre telecamere presenti nella zona e ora fa parte del fascicolo della magistratura che indaga sul delitto. LEGGI La cronaca di I. De Arcangelis
LA TESTIMONIANZA
"Nessun soccorso per il mio Petru in agonia" di C. Zagaria

giovedì 11 giugno 2009

Ieri, oggi e ...

Oggi è un giorno speciale in cui si ricorda un uomo speciale che quelli della mia generazione conoscono solo attraverso scritti, video e immagini.
Non ci è bastato, certo. Molti di noi avrebbero voluto stringergli la mano. Ma ci accontentiamo di condividere l' ingenuo entusiasmo di Roberto Benigni in " Berlinguer ti voglio bene", sperando che un giorno ritorni qualcuno come Enrico a darci lezioni di morale.
Certo, non è la Serracchiani che deve spiegarci come si seleziona la classe dirigente all' interno di un partito. Capisco che si parla di un eventuale candidatura di Debora alla segreteria nazionale, ma stiamo calmi!
Ovviamente qui non si critica. Si constata.

mercoledì 10 giugno 2009

11 giugno 2009.





Generalizzando


Tutti riceviamo un dono.
Poi, non ricordiamo più
né da chi né che sia.
Soltanto, ne conserviamo
- pungente e senza condono-
la spina della nostalgia.


Giorgio Caproni, da Res amissa.




" Noi porteremo a termine comunque il compito vegliando
questo nel piccolo sonno ormai riunito popolo."



Franco Fortini, da " La posizione"
tratta da Questo muro.





GRAZIE.



lunedì 8 giugno 2009

Almeno lui!

Auguri a Peppe Cicala.

Appunti democratici.

Nulla di nuovo sotto il sole.
Debora Serracchiani ce l' ha fatta, battendo Berlusconi in Friuli. Va all' Europarlamento anche David Sassoli, ovviamente.
Qui da noi ha vinto la farmacista Rita Borsellino e l' antimafia di Crocetta. E va bene così, dai!
A Santa Venerina, Maria Flavia Timbro ha avuto un voto.
Dunque, auguri al Pd. E un abbraccio sincero ad Acireale, che voglio molto bene.
Oggi è persino una bella giornata e sono sicura che se la ricorderà così anche Mario D' Anna.

domenica 7 giugno 2009

Brainstorming.

Anche mio padre sapeva che Monsignor Vico scrive poesie.
Accidenti! Mi sono persa questo momento della chiesa progressista della provincia di Catania!
Changing the subject, invece, ci tengo a precisare che nel post precedente non parlavo di Sinistra e Libertà perché lo ritengo il male minore.
Anzi: auguro a Vendola di farcela!

sabato 6 giugno 2009

Insomma,

Eccoci. Malgrado tutto, questo blog va avanti.
Malgrado tutto, credo di avere ancora qualcosa da comunicare.
Malgrado tutto, qui si è liberi.
Ma veramente.
Oggi andrò a votare. Non sarà facile, ma lo farò.
Certo è che non capirò perché mai un bel pò di persone con le quali ho avuto il piacere di conversare stanno indirizzando la propria preferenza verso il Partito Radicale.
Io non lo disdegno affatto. Ma è vero quello che dice un mio amico che il blog " Il pianoforte" ha imparato bene a conoscere e cioè che loro, quelli del PR, hanno atteggiamenti massonici insopportabili. Ed è molto difficile parlare con gente che predica la libertà, ma che in realtà è così affezionata alle proprie nobili idee da divenire fine a sé stessa.
Ovvio: Bordin ci piace. E ci piace pure la Bonino.
Io però non capisco la gente che vota un valido proposito che però sul territorio non esiste.
Non capisco questi intellettuali che snobbano tutto in modo preventivo. Non li capisco: c'è poco da fare!
Ed è vero: meglio Rifondazione Comunista, con Paolo Ferrero e le sue teorie sul tetto agli stipendi dei manager.
Insomma, io non dico che adesso dobbiamo metterci tutti a militare, anche perchè ho capito che non è il momento. Ma è bene che si renda conto che la politica è anche pratica e non solo grandi battaglie culturali e ideologiche.
Lo so, adesso potrei sembrare ispirata da Romano Prodi, che l' anno scorso a " Che tempo che fa" ha detto a Fazio che la politica è burocrazia.
Ma abbiate pazienza: è vero!
Comunque io voto PD, anche se su Prodi continuo a pensarla come un uomo che meriterebbe di andare immediatamente in Europa. Lui ovviamente è Corrado.

PS: per vedere Corrado- Prodi, cliccate sul titolo!

venerdì 5 giugno 2009

L' Italia è un' altra cosa.

"Fausto Raciti vi ricorda che l' Italia non è un paese puritano ma cattolico."

E' uno status di Fausto su facebook. Status che come sempre apre le danze a sentiti dibattiti.
Solo che il dibattito di oggi ha preso una piega più estenuante del solito.
Con tanti giovani democratici d' Italia, che rivendicano entusiasticamente il principio di laicità all' interno del PD e Fausto Raciti che dopo circa venti commenti risponde così:


" Non ci siamo capiti. Mi rivolgo a quelli che pensano che le foto di Villa Certosa, Noemi e tutta quella roba lì spostino qualche voto. In Inghilterra i ministri si dimettono per avere messo a rimborso qualche film. L'Italia è un' altra cosa. E forse è meglio occuparsi della crisi."







giovedì 4 giugno 2009

Suggestioni.

- "È più facile iniziare una guerra che finirla. "
- "Le elezioni non bastano a dar vita a una vera democrazia."


Barack Obama, Cairo, Egitto, 4 giugno 2009.

Cliccate qui se volete vedere cosa mi ha permesso di fare il fantastico Fulvio Abbate!

Esistono belle persone. Anche se sono ben poche.
Ecco, io ringrazio Abbate e Teledurruti per avermi regalato la possibilità di prendermi poco sul serio ...
Nulla è estraneo, nulla è troppo remoto da mettere in pratica.

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La mia foto
Laureata in Lettere presso l' Università di Catania e diplomata alla Scuola d'Arte drammatica " U. Spadaro" del Teatro Stabile di Catania.