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lunedì 11 ottobre 2010

Il tic della professoressa Esterini.

Al liceo tutti avevamo il compagno di classe che voleva (giustamente) convincerci che era più importante guardare l'imitazione del tic della professoressa di latino piuttosto che ascoltare la stessa che spiegava l'ablativo assoluto. Tutti avevamo un compagno caratterista, magari particolarmente dotato ma che poi non ha per forza deciso di fare l'attore. Anche perché ci vuole davvero un bel coraggio a essere comici. Lo sanno tutti. 
Guardando Bisio che faceva finta di essere handicappato in Benvenuti al Sud ho avuto l'impressione che rivivesse in me la pulsione di una risata adolescenziale. Questo non significa che al cinema si ride come dei quindicenni, ma che la comicità di Bisio va bene per Zelig. Cioè, dai, su! Non è tanto divertente. Mette un pò di nostalgia, semmai. Perché vien da pensare a tutti quei bravi ragazzi che a scuola facevano così tanto ridere e adesso invece fanno pratica forense. O i camerieri, che è la stessa cosa.
Mentre alla gente che "non andare a vedere il film se non conosci Giù al nord: troooppo carino!" sarei curiosa di chiedere se loro hanno riso perchè tutti profondi conoscitori delle differenze culturali tra il Nord e il Sud della Francia o perché magari nel cast del film c'è un francese che fa guittate alla Bisio. E quindi il compagno comico del liceo.

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Laureata in Lettere presso l' Università di Catania e diplomata alla Scuola d'Arte drammatica " U. Spadaro" del Teatro Stabile di Catania.