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martedì 14 luglio 2009

In medio stat virtus.

Bene.
L' argomento su cui pare che bisogna imbattersi in questo periodo è Beppe Grillo.
Anche se io non avrei voluto parlarne, giuro. A me dà fastidio la fantapolitica. A me dà fastidio chi non rimane al proprio posto, chi non decide da che parte stare nella vita. Eppure le possibilità di scelta mi sembrano poche: o con sé stessi o contro sé stessi. Voi cosa scegliereste? Io probabilmente la prima che ho scritto! Ma Grillo è una persona diversa da me e da tanti, questo è chiaro. Lui ... lui è speciale! Sara per questo che ha deciso di sedersi dalla parte del torto.
Ma veniamo al dunque. E il dunque di questa notte è che io mi sono stancata di vedere che la gente non si rassegna a vivere serenamente, quando io ci sto già provando a ventisette anni. Io mi sono stancata di sentire tutte queste persone che annunciano la rinascita urlando, perché io non me ne faccio niente delle urla. Ho sempre preferito il dialogo sommesso ma concreto ai comizi da protagonisti di quartiere.
E soprattutto non voglio sentire che uno come Grillo parla alla gente. No! Questo proprio non lo voglio sentire. Non voglio che mi si dica che Grillo ha un programma, perché qualsiasi uomo o donna su questa terra può avere un programma politico, se ce lo ha Grillo. Se vogliamo fare denuncia aggressiva, giusto perché " a noi ci va", non credo ci sia bisogno di farci concupire da Beppe Grillo. Se abbiamo bisogno di qualcuno che ci parli, qualcuno che ci faccia sentire " che c'è"; insomma, se avvertiamo la necessità che qualcuno ci lecchi il deretano per farci sentire importanti e parte di questo mondo, allora io consiglio a tutti una sana seduta buddista, dove pare che non ci si senta mai soli. Un mio caro amico stava per prenderne parte. Solo che poi ha preferito dare adito all' amor proprio. E ha bidonato l' invito.

Sogni d' oro.

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Laureata in Lettere presso l' Università di Catania e diplomata alla Scuola d'Arte drammatica " U. Spadaro" del Teatro Stabile di Catania.