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giovedì 16 luglio 2009

Make sure that... ovvero: CHIARIAMOLO!

In posta privata su facebook, qualcuno mi ha fatto notare che nel post Apparat, presente nel mio blog, sono a tratti criptica. Soprattutto quando mi riferisco alla Serracchiani. Bene: a questo qualcuno rispondo che non bisogna prendere le mie parole sempre sul serio.
Nonostante questo, tengo a specificare che di serio, in quel post, c'è che io credo ancora che Franceschini sia una candidatura d' apparato, perché Veltroni ha cercato ( ma anche no!) di gestire questo partito benedetto che si chiama Pd sin dalla sua nascita. Dunque Veltroni e chi sostiene Franceschini sono funzionari che hanno sostenuto il Pd dello stesso Veltroni. Tra di loro c'è persino chi è stato messo da parte dal vertice umano dell' apparato ex diessino, D' Alema. Ne deduco che il veltronismo e gli accantonati da M. D. vogliono ora la rivincita sul vecchio apparato per conclamare la presenza di un nuovo apparato. Non so se sono stata chiara.
Per cui gli apparati che adesso si scontrano ( si prega di prendere le mie parole con le pinze!) sono in realtà due, ossia: l' elìte dalemiana da una parte e il Pd veltroniano e i delusi ( anche se l' appropriatezza di questo termine è da discutere!) dal solito atteggiamento superiore di M. D. dall' altra.
Personalmente temo un disastro. Ma domani potrei già star meglio.
Certo è che io mi accontentei di un partito che alle prossime Politiche facesse l' otto per cento, purché fosse pulito e unito.
Del resto spiegatemi che differenza potrebbe esserci tra un partito che rimarrà all' opposizione col ventisei per cento, ma spaccato in mille pezzi e un altro che continuerà a fare opposizione con una linea politica seria e che raggiunge, appunto, l' otto per cento.
Spiegatemelo.



PS: dimenticavo che c'è anche quel brav' uomo di Ignazio Marino. Ma questa è un' altra storia.

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Laureata in Lettere presso l' Università di Catania e diplomata alla Scuola d'Arte drammatica " U. Spadaro" del Teatro Stabile di Catania.